giovedì 12 luglio 2007

Douce France

a marsiglia c'era il mistral in questi giorni
soffiava forte e liberava il cielo e la mente
c'era anche il fid marseille, il festival international du documentaire
come il vento, anche il festival aveva il pregio di liberare la mente e gli occhi, proponendo una selezione di film audace e sorprendente
contaminando il documentario con la finzione, elidendo e ribaltando i confini

ovviamente non c'erano praticamente film italiani
segno questo di quanto il cinema di "casa" nostra sia fuori da ogni segno di ricerca e sperimentazione
l'unico titolo italiano, forse il più bello del festival però, era "ghiro ghiro tondo" di yervant gianikian e angela ricci lucchi
attraverso una collezione di giocattoli provenienti dal tempo compreso tra la prima e la seconda guerra mondiale, gianikian e ricci lucchi creano un film emozionante in cui si alternano il noir, il film di guerra, la commedia, l'horror puro
e nello spettatore si alternano brividi, riso, paura, ribrezzo

due film entusiasmanti dalle filippine
"autohystoria" di raya martin e "huling balyan ng buhi: or the woven stories of the other" di sherad anthony sanchez
due autori giovani ma con una visione del mondo e del cinema che lascia à bout de souffle
due film completamente diversi e distanti, ma intensi e calati profondamente nella realtà da cui provengono
bisognerebbe farli vedere agli studenti di cinema delle scuole italiane
così...

vento pastis e cinema
vive marseille



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